Sabato 24 novembre 2018 dalle ore 15:00 alle 19:00
Via Popilia, 45B, 47922 Rimini RN, Italia
Cos’è per te WOW?
Cosa ti fa sentire WOW? Cosa fai di WOW? Cosa condividi di te che è WOW? Cosa non ti permette di sentire un WOW?
Queste
saranno le domande di partenza che ci condurranno, grazie
all’esperienza diretta di ciascun partecipante, a mettere a fuoco quelle
parti di noi, quelle caratteristiche che ci fanno stare bene sia
‘dentro’ che ‘fuori’ e quelle invece che ci limitano in questa
espressione.
Può una performance offrirci una nuova visione di noi stessi?
Questi
laboratori sono mirati a sfruttare le potenzialità della performance
art come strumento di auto-indagine, di incontro con se stessi e con
l’altro nuovo e inaspettato. Un’occasione immediata di ascolto
interiore, un momento di consapevolezza attraverso l’atto creativo.
Dopo
una breve introduzione teorica tutti i partecipanti avranno modo di
sperimentare in prima persona una delle performance proposte e di
partecipare alle performance degli altri partecipanti.
Non è necessaria nessuna esperienza teatrale.
-Può una performance permetterci di indagare in profondità dentro di noi? -Può una performance aiutarci a mettere a fuoco blocchi e condizionamenti? -Può una performance farci esplorare nuove parti di noi? -Può una performance mettere in luce i nostri talenti?
(in basso alcuni feedback a questo proposito dai partecipanti ai laboratori precedenti)
Contributo suggerito 25 euro * E’ intento di Or Associazione APS di non escludere nessuno per reali difficoltà economiche. Si
prega in questo caso di contattare direttamente il conduttore con cui
si potrà valutare e concordare una modalità di scambio alternativo.
presso Area K in Via Popilia, 45/b RIMINI (Per chi non è già socio di Korekané è obbligatorio il contributo associativo di 5 euro)
Per info e prenotazioni obbligatorie: info@orassociazione.it o 3408793733
L’evento è Co-organizzato dalle Associazioni Korekané e Or Associazione APS
Alcuni feedback e descrizioni del lavoro: “E’
un processo di sperimentazione e libera creazione di alcune tematiche
che ci riguardano in prima persona grazie all’utilizzo della performance
art” “Il focus del lavoro è sull'atto creativo e i vari messaggi
emergono naturalmente grazie al processo stesso e ai feedback esterni.
l'Autoindagine infatti accade come conseguenza spontanea di un processo
creativo libero, dove nel corso della creazione e della presentazione
della nuova performance si possono comprendere molte cose su di noi.
Partendo dal tema stesso che scegliamo, che ci riguarda e poi il farne
esperienza diretta ci porta inevitabilmente alla comprensione di alcuni
aspetti più nascosti. Al tempo stesso partecipiamo anche alla
performance degli altri partecipanti facendo così esperienza diretta di
altri contesti che in modi diversi ci riguardano”. “Nel workshop ci
si focalizza sulla creazione e la condivisione è insita in essa, poichè è
un linguaggio praticamente universale. E' come se facendo proprio
quelle azioni e quelle scelte, mi si svelassero delle questioni che
razionalmente non ero ancora riuscita a comprendere” “E’ stato un
workshop molto nutriente. L’osservazione e l’interazione con gli altri
mi ha permesso di esternare spontaneamente ciò che ora per me sono dei
punti di riflessione importanti. Il mio intento era di mettermi in gioco
attraverso un ‘mezzo nuovo’ e questo si è realizzato. Ciò che mi ha
piacevolmente stupito è che tutto questo si è svolto in maniera
divertente e piacevole”. “Performando e giocando sulle proprie emozioni e sensazioni nascono tanti spunti di riflessione”. “
L’atmosfera è quella di gioco e presenza nel gioco. C’è molta libertà
di ascoltare se stessi e di esprimersi. Uno spazio dove confrontarsi con
gli altri senza usare le maschere che a volte la vita ci convince ad
indossare e che qui vengono tolte”. “questo tipo di lavoro aiuta a conoscere se stessi in modo giocoso ma anche profondo, riflessivo e interessante”. “mi
ha colpito molto la sincronicità delle tematiche nelle performance che
ho scelto e poi creato e in quelle in cui mi hanno chiesto di
partecipare”. “ mi sono portata via con me dal workshop le tante cose
che ho potuto notare a cui non avevo pensato prima. E’ prezioso poter
passare e condividere del tempo e spazio di qualità nella ricerca e
nella crescita”.
Con Dafna Moscati si occupa da oltre 15 anni
della relazione tra Performance Art e Autoindagine integrando nel suo
lavoro artistico anche forme di Arte Sociale e Partecipativa. Per approfondimenti sul suo lavoro artistico https://www.dafnamoscati.com/intervista/ e Bio completa https://www.dafnamoscati.com/biografia-dafna-moscati/ “Il
mio interesse e la mia specificità come artista e regista è di invitare
all’Investigazione profonda, attraverso l’esperienza diretta, creando
contenuti e strategie che rendano anche il pubblico partecipante attivo
in prima persona… L’uomo non è prevedibile, l’uomo è un’apertura
continua, una potenzialità per mille e una cosa. … E se hai vissuto quel
momento espressivo con un piacere così grande che ti ha fatto crescere
interiormente, non puoi essere la stessa persona dopo un atto creativo! Ciò che mi affascina dell'arte Interattiva è che è come la Vita… completamente imprevedibile e nuova ogni volta. E quando pensi di averla capita, ti sorprende!”
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